Eccoci di nuovo qui! Per me però, almeno per oggi, la cabina sarà solo un lontano ricordo… Signore e signori avrò l’onore di sedere vicino all’oratore! Ebbene sì, avete capito bene, farò una interpretazione consecutiva. Infatti in occasione di conferenze con un numero ristretto di partecipanti, ad esempio le conferenze stampa, si fa ricorso a questa particolare tecnica di interpretazione.
Vi starete chiedendo: come ci si prepara a questo tipo di interpretariato?
Ci sono tre cose a cui l’interprete di consecutiva non può assolutamente rinunciare: fogli, penne e buona memoria.
Ci sono tre cose a cui l’interprete di consecutiva non può assolutamente rinunciare: fogli, penne e buona memoria.
- Le note devono essere precise ma brevi.
- Negli appunti non bisogna infatti riportare frasi intere ma solo gli elementi fondamentali.
- Per impiegare ancora meno tempo è essenziale servirsi di abbreviazioni e simboli. Pensate che io ne ho un quaderno pieno che ogni volta continuo ad aggiornare.
L’interprete siede vicino all’oratore e ha il compito di tradurre e riportare fedelmente il suo discorso. Per aiutare la memoria però ci vengono in aiuto gli appunti che possiamo prendere durante il discorso. La presa di note è molto importante per la buona riuscita della interpretazione consecutiva, per questo si basa su tecniche ben precise che noi interpreti siamo tenuti a seguire.
Anche la modalità con cui vengono presi gli appunti è importante e può aiutare noi interpreti a prendere le note ancora più velocemente. È importante dimenticarsi del modo tradizionale di scrivere e acquisire una tecnica di scrittura in verticale, in cui ogni elemento della frase è su un piano diverso ed è facilmente riconoscibile quando poi dobbiamo ricostruire il discorso, la cui durata media solitamente è di un quarto d’ora.
Mamma mia, è tardissimo! Sarà meglio che vada a prepararmi. Non sarò nascosta, questa volta mi vedranno tutti, quindi dovrò optare per un abbigliamento elegante, ma non vistoso, neutro ma non scialbo. Credo proprio che opterò per camicia bianca, pantalone nero e tacchi. Semplice, ma sempre d’effetto.
Ora devo proprio lasciarvi. Alla prossima!!