Interpretazione simultanea: gioia o dolore?

Interpretazione simultanea: un vero e proprio gioco di squadra

Ciao a tutti! Oggi ho una giornata di interpretazione simultanea. Chissà se ho preparato tutto: computer, appunti, occhiali, … ah sì e poi come mi devo vestire? Di nero, il nero non tradisce mai! E poi tanto non mi vede quasi nessuno…

Già, perché l’interpretazione simultanea viene effettuata in una cabina acusticamente isolata e dotata di cuffie e microfono . Sì, noi interpreti restiamo nascosti e traduciamo in contemporanea quello che l’oratore dice, in modo che la traduzione arrivi subito agli altri partecipanti della conferenza.

Ma come funzionano le cose in cabina?

In ogni conferenza ci sono tante cabine quante sono le combinazioni linguistiche necessarie.

Se, ad esempio, l’oratore parla in inglese e ci sono delegati italiani, francesi e tedeschi, la cabine saranno tre. In ogni cabina c’è posto per due interpreti, che in genere si alternano nella traduzione ad intervalli di quindici, trenta minuti a testa. Questo permette agli interpreti di non subire cali di concentrazione dovuti a tempi troppo prolungati di interpretazione simultanea.

Inoltre essere in due in cabina permette di correre ai ripari nel caso in cui uno o tutti e due gli interpreti non abbiano avuto modo di studiare a fondo la documentazione della conferenza. In questo caso mentre uno inizia a tradurre, affidandosi alla sua esperienza pluriennale e al suo istinto (e possibilmente senza fare facce terrorizzate, anche se tanto non ci vede nessuno arroccati lassù nella nostra cabina!), l’altro compila rapidamente un glossario specifico che consente ad entrambe di poter acquisire rapidamente la conoscenza della micro lingua specifica della conferenza. Ed il gioco è fatto!

Vedete la mia faccia terrorizzata? Meno male che c’era la mia collega che aveva appena finito un servizio sullo stesso argomento!

Non avevate mai pensato alla simultanea come un lavoro di squadra vero? E invece la collaborazione tra i due interpreti in cabina è fondamentale. Certo magari non sempre si trovano colleghe con cui è facile andare d’accordo…

Ma questa è tutta un’altra storia…

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