Tradurre newsletter turistiche

Ci capita molto spesso di tradurre newsletter turistiche che raccontano fatti ed eventi di una certa località.  A volte scorrono in modo semplice e immediato, ma non ci si deve far trarre in inganno:  i rischi di scrivere qualcosa di sbagliato sono sempre molti.

Allora vediamo tre elementi che non andrebbero trascurati e quali sono le possibili soluzioni.

1. Elementi tecnici

Nel tradurre newsletter turistiche si incontrano spesso aspetti descrittivi tecnici di una località, di una costruzione, di uno spazio.

Recentemente nel tradurre la descrizione di un villaggio turistico, si parlava della sua bella piazza centrale allestita in “Kopfsteinpflaster”. La traduzione di questa parola è acciottolato. Ma è questa la parola giusta? Abbiamo cominciato a riflettere quanto sarebbe stato scomodo camminare sui ciottoli di una piazza. Si tratta di ciottoli, di cubetti di porfido rotondi, quadrati, esagonali, di pietre naturali? Guardando le immagini abbiamo potuto constatare che la piazza in questione era fatta in cubetti di porfido. In questo caso oltre all’ausilio dei dizionari tecnici, ci si può aiutare con la ricerca per immagini che ci consente di individuare meglio di cosa si tratta e di attribuire la descrizione più calzante.

2. Cultura di un paese che si riflette sulla lingua

Nel nostro testo incontriamo poi la parola Stadthaus che letteralmente sembra significare casa di città.  Ma se stiamo parlando di uno splendido resort in un villaggio al mare cosa c’entra una casa di città?

In realtà indagando un po’ più a fondo scopriamo che Stadthaus è un calco, di Townhouse, che sta ad indicare sì una casa di città, ma in un contesto anglofono dove le case si distinguevano in case di città, attaccate l’una all’altra, e case di campagna, case singole. Il termine italiano esatto per indicare questo tipo di casa è “villetta a schiera” e a noi italiani poco importa se sia in città, in campagna o al mare.

 3. Verbi usati per esprimere sensazioni

Ogni popolo ha la sua sensibilità che si esterna in comportamenti diversi gli uni dagli altri e di conseguenza anche nel modo di esprimere certi comportamenti e sensazioni.

Il termine enjoy/geniessen, ad esempio,  è un termine molto usato sia in inglese che in tedesco, che letteralmente si traduce con godere, godersi (le meritate vacanze ad esempio), ma che in italiano è usato a volte anche in accezioni specifiche che non rendono affatto il senso assegnato dalle lingue germaniche. Allora bisogna trovare delle soluzioni che rendano in modo appropriato il contesto e il significato che, in fondo, invita a trascorrere momenti piacevoli o sereni con gli amici e i parenti. Usiamo quindi delle perifrasi che rendano il nostro testo chiaro e scorrevole:  torniamo così al tema della trasncreation di cui abbiamo parlato in dettaglio qui.

Come si può notare, anche la traduzione di una semplice newsletter di poche righe, implica un lavoro di ricerca e approfondimento nella lingua, civiltà e cultura di due popoli, due universi da scoprire e rivelare nel modo più semplice e chiaro possibile.

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