Curiosità sul caffè scoperte traducendo

Oggi vogliamo svelarvi qualche curiosità sul caffè scoperte traducendo testi su questo prezioso alleato di tutti i lavoratori!

In questo articolo avevamo parlato del migliore amico dei traduttori in termini di golosità, il cioccolato. Ma come dimenticare il caffè, questa bevanda dalle proprietà energizzanti, nota ai quattro angoli del mondo e particolarmente diffusa nel nostro paese?

Partite insieme a noi per un piccolo viaggio alla scoperta del caffè.

L’oro nero, tra leggenda e realtà

Sebbene diverse nazioni si vantino di avergli dato i natali, il caffè nasce quasi certamente in Etiopia: la varietà più nota, Coffea Arabica, proviene proprio da lì.

Secondo una leggenda del VII secolo, un pastore etiope di nome Kaldi notò che le sue capre erano piene di energia anche di notte e ritenne che questo comportamento fosse dovuto a certe bacche rosse che avevano mangiato. Portò quindi i semi in un monastero, dove vennero lavorati fino a creare una bevanda che aiutava i monaci a restare svegli durante le preghiere notturne. Di certo anche noi abbiamo sperimentato questi benefici!

La cultura del caffè: paese che vai, caffè che trovi

Il caffè oggi non è solo una bevanda, ma è diventato un vero e proprio fenomeno di costume. Sia il modo in cui viene preparato che il modo in cui è consumato sono connotati culturalmente.

Pensiamo a un giovane che “prende un caffè” a New York piuttosto che a Milano: nel primo caso, lo immagineremo passeggiare per la Fifth Avenue con un enorme bicchiere pieno fino all’orlo; nel secondo, lo visualizzeremo in piedi al bancone di un bar, che finisce in un sorso il contenuto di una tazzina bollente.

Se ci spostiamo invece in Medio Oriente, il nostro giovane si metterà probabilmente comodo in attesa che gli si porti il cezve, un tipico bricco di rame e ottone con un lungo manico che si utilizza per preparare il caffè turco.

E in Estremo Oriente? A Hong Kong si beve lo yuanyang, un infuso di tè al latte fatto in casa che viene mixato con caffè appena preparato.

Una tradizione tutta italiana

Di certo la nostra penisola si è appropriata con grande entusiasmo di questo prodotto esotico. Dall’Oriente, il caffè approdò in Italia attraverso la città di Venezia, nel Seicento. E difatti una delle più antiche e prestigiose caffetterie italiane, il “Caffè Florian”, si trova proprio sotto i portici di Piazza San Marco. Da qui il modello sbarcò sulla terraferma: basta citare il celeberrimo “Caffè Pedrocchi” nella vicina Padova.

Ma chi dice caffè dice Napoli: portata dall’Illuminismo, la bevanda mise radici talmente profonde nella città partenopea da diventare un vero e proprio rito, nonché da creare una caffettiera dedicata, la più diffusa al mondo almeno fino all’invenzione della Moka come la conosciamo oggi, ad opera di Alfonso Bialetti, nel 1933.

Un’altra città totalmente permeata dall’oro nero è Trieste, dove si è sviluppata una denominazione autoctona che rende quanto mai complesso ordinare un caffè in uno dei bellissimi locali della città (c’è davvero l’imbarazzo della scelta, dal Caffè degli Specchi al Caffè San Marco, non si può rinunciare a concedersi una pausa in uno di questi stupendi locali in stile viennese).

Le macchine del caffè

L’Italia non solo ha saputo creare una tradizione di consumo, ma ha anche perfezionato i macchinari e i procedimenti di lavorazione della materia prima.

Abbiamo già citato la ‘rivoluzione’ della Moka di Bialetti, ma andando ancora più indietro, fino agli inizi del Novecento, troviamo l’ingegnere milanese Luigi Bezzera, che inventò quella che potremmo considerare l’antenata delle macchine da caffè. Nel 1901 brevettò un innovativo processo di trattamento del caffè, che si tradusse nella prima macchina per la produzione del caffè espresso, esposta addirittura all’Esposizione Universale di Parigi nel 1906.

Un altro italiano, Achille Gaggia, inventò il processo di estrazione a pressione, grazie al quale si ottiene un caffè decisamente più aromatico, dalla crema densa e compatta.

Se siete curiosi di scoprire tutto ma proprio tutto sulle macchine da caffè, potete visitare il MUMAC, il Museo delle Macchine da Caffè del Gruppo Cimbali, produttore lombardo.

Vi è piaciuto questo piccolo tour? Per sapere tutto ma proprio tutto sul caffè, potete esplorare il sito della International Coffee Organization, dove troverete statistiche e informazioni. Se invece le nostre curiosità sul caffè vi hanno inavvertitamente provocato uno sbadiglio, la soluzione è solo una: preparate le tazzine!

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