Traduzione delle normative per il settore Alimentare: cose da considerare

La traduzione delle normative per il settore alimentare: un punto importante per chi lavora nel Food

Ormai non è più solo questione di principi attivi e antiossidanti. Oggi la traduzione delle normative per il settore alimentare non si limita alla resa linguistica di qualche singolo termine e si sta affermando come un punto cardine, imprescindibile, per chi lavora nel Food.

Nel 2015, l’anno di Expo, la traduzione di testi per l’industria alimentare è certamente cresciuta. Anche la nostra agenzia ha potuto constatarlo traducendo le schede contenute nel portale FoodInItaly, un progetto di rilevanza internazionale per le nostre eccellenze gastronomiche. Alla luce di questa esperienza possiamo senz’altro ribadire che la traduzione delle normative per il settore alimentare è molto più articolata rispetto alla semplice dimestichezza con un glossario specializzato. Infatti non si tratta certo di rendere l’ormai classica espressione nutrition facts con “caratteristiche nutrizionali” o con l’elencazione delle famose proprietà organolettiche. Oggi, invece, la traduzione dei testi in questo ambito è un’avventura affascinante proprio perché ha generato una miriade di “sottosettori”… che si traducono in opportunità professionali. Proviamo a scoprirne insieme alcuni.

Non tutte le traduzioni di normative per il settore alimentare sono uguali

Si fa presto a dire “traduzione alimentare”: eppure non tutti i testi tradotti in questo ambito hanno il medesimo aspetto, men che meno hanno la stessa impalcatura linguistica.
La nostra agenzia ha imparato a riconoscere le traduzioni di area Food anche in base ai “sottogeneri” che queste potranno contenere, infatti è sempre più raro che la classica traduzione gastronomica si limiti alla resa linguistica (solitamente verso l’inglese ma sempre di più anche verso il tedesco o il cinese) di un banale menù. Potremmo riassumerle in un terzetto ideale, simile per motivi di consistenza alle taglie dei prodotti di abbigliamento:

1. Le Small
Sono le traduzioni delle etichette alimentari. Dopo le schede gastronomiche di cui vi abbiamo già parlato, in questo momento sono le superstar nel grande mercato della traduzione alimentare. Infatti di recente questo ambito ha vissuto diversi cambiamenti: tanto per fare un esempio non è più sufficiente dire che un prodotto contiene vegetable oil, poiché le nuove etichette alimentari devono specificare se si tratta o meno di soy oil.
Potremmo avvicinarle alla traduzione dei cosiddetti Microcontent.

2. Le Medium
In questo ambito si collocano i testi che devono assicurare la qualità e la conformità di un prodotto a fronte di determinate norme. Parliamo, in questo caso, di good manufacturing practices: ovvero di procedure che testimoniano la corretta produzione, lavorazione e distribuzione di un dato prodotto alimentare. Tanto per fare un paio di esempi: spesso, questi testi possono dare approfondimenti sull’igiene degli alimenti e sui materiali impiegati nei processi di trasformazione.
Le loro parenti più prossime? Le traduzioni specialistiche.

3. Le Large (ma anche Extralarge)
Qui parliamo di normativa vera. E quindi possiamo anche parlare di numerose pagine al cui interno viene spiegato, solitamente da un ente che non di rado ha caratura europea, come un dato prodotto può essere trattato in conformità con la disciplina legale.
I testi di questo tipo somigliano molto (quando non sono identici) alle traduzioni di tipo legale e tecnico.

La professionalità Opitrad nelle traduzioni di normative per il settore alimentare

Ogni anno la nostra agenzia traduce migliaia di parole nel settore Food integrando competenze che appartengono, solitamente, anche ad altri campi: quello del Microcontent, senza dimenticare quello delle traduzioni a carattere tenico-specialistico.
Ecco spiegato perché noi di Opitrad insistiamo sempre, insieme ai nostri committenti, per mantenere un livello di attenzione particolarmente alto ovunque sia necessario specificare determinate normative.

Se quindi state raccogliendo informazioni sulle agenzie a cui commissionare delle traduzioni per il mercato alimentare possiamo dirvi a buon titolo (perdonate il gioco di parole) che sono il nostro pane 🙂

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